La mia etologia



La fortuna dell'essere una psicologa etologa è che puoi rappresentare il ponte tra il proprietario e i suoi animali. 
In presenza di comportamenti patologici nell'animale d'affezione, è fondamentale capire se siano conseguenza di una patologia organica e (in questo caso è indispensabile l'intervento del nostro fidato veterinario) o se piuttosto si tratta di un tentativo del nostro compagno di adattarsi ad un ambiente che non corretto per lui. 
Tutti noi quando ci troviamo in un ambiente, siamo portati ad adattarci ad esso e modificarlo, dove possibile, in base alle nostre esigenze, desideri, pulsioni, ecc. Quando il contesto non tiene conto di tutto questo, viene messa in atto tutta una serie di comportamenti, da parte dell'animale, per compensare la frustrazione dovuta al mancato soddisfacimento delle spinte motivazionali e pulsionali. 
Il mio intervento serve proprio a capire dove il contesto è carente e dove la comunicazione tra animale e il suo proprietario si è inceppata, per cui l'animale utilizza comportamenti aggressivi verso sé e/o verso gli altri, distruttivi, ansiosi, più in generale, malsani.
Sopratutto per animali come il gatto, si pensa di dover sottostare a determinati comportamenti, come marcature urinarie o graffiature, perché semplicemente sul gatto non è possibile intervenire. Se è vero che l'educazione comportamentale del gatto presenta delle difficoltà superiori rispetto a quella rivolta ad esempio al cane, è però altrettanto vero che è possibile ristabilire una più serena convivenza con il nostro amico felino modificando il contesto, imparando a conoscere la sua personalità, riconoscendo i suoi segnali e adattando e modificando, a nostra volta, la comunicazione con lui.

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