Mi presento

Mi chiamo Marianna Porqueddu, sono una donna sarda, dell'entroterra, determinata a fasi alterne e insofferente se costretta. Emotiva, trasparente e razionale. 
5 gatte e un cane.

Sono diventata psicologa quasi per caso. Avevo 12 anni quando lessi "L'anello di Re Salomone" e dissi a mia madre che finalmente avevo capito. Avrei fatto il lavoro di Lorenz. D'altronde non c'era ragione di seguire una strada diversa da quella che per anni avevo seguito: interagire e rotolarmi con ogni animale non umano che incontravo.
Mia madre, in stile anni '80, mi disse semplicemente che non ero abbastanza ricca per fare il lavoro di Lorenz e che ne avrei dovuto cercare un altro. 
Da figlia anni '80, mi fidavo di mia madre, se diceva così, aveva sicuramente le sue ragioni.
Così mi arresi, anche piuttosto in fretta. Non vi dirò che ho combattuto, nonostante tutto. Non era una strada facile da seguire e io sono una scansafatiche! Così, un po' a caso, un po' per intuizione, arrivai a studiare al liceo psico-pedagogico e mi laureai a pieni voti in psicologia, a Cagliari.
Solo dopo aver fatto il master in "Counseling dell'età evolutiva" all'Istituto Beck di Roma, però, capii davvero che ero diventata una psicologa e che mi veniva anche piuttosto bene, modestia a parte!
In seguito, dovetti abbandonare la mia isola, come molti altri sardi, per ragioni lavorative. 
Esiste un particolare legame tra un’isola e i suoi abitanti. Non potrai mai allontanarti da essa senza sentirne il bisogno. Il bisogno di tornarci, di sentire l’acqua che batte la spiaggia, che prova anch’essa ad andare via da quella terra sola, ma che non riesce a liberarsene, a liberarsi dalla sua invadente attrazione, impossibile da contrastare.
E quando poi credi di essere riuscito a spezzare il legame, passi tutta al vita a cercare di capire perché l’hai fatto, perché hai dovuto lasciare quelle colline, quel cielo, quella Terra così dura e così Madre.
Fu un vero viaggio, quello che facemmo per arrivare qui, io, il mio compagno e le nostre tre gatte. Lasciammo tutto ciò che conoscevamo, alla ricerca di una felicità che non eravamo riusciti a costruire nel caldo giallo dell’isola. E per farlo ci portammo dietro tutto quello che potemmo: oggetti, affetti, abitudini, difficoltà, rimanendo inevitabilmente ancorati a noi stessi.
Mi trasferii a Como e scopri la bellezza di questo luogo, dei boschi, delle montagne, delle acque che toccano tutto, acqua nutriente che non ti isola.
Ripresi a vivere e lavorare, tormentata però dal pensiero che non ero diventata quello desideravo da bambina. Mi circondai di animali, ne adottai tanti, ma ancora non ero soddisfatta.
All'età di 34 anni scoprii l'esistenza di una laurea magistrale perfetta per me: Evoluzione del Comportamento Animale e Umano. Due anni dopo mi laureai con il massimo dei voti. Ero diventata un'etologa!

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